Un bambino allegro e piuttosto agitato vive in campagna coi genitori contadini. Il suo nome è Fanfulla e non è ancora diventato “Fanfulla da Lodi”, il guerriero che tutti conosciamo. Il suo primo viaggio in città sarà anche la sua prima avventura e, con i consigli della buona strega Rodogina e l’aiuto di nuovi simpatici amici, riuscirà a fuggire dalla palude del Lago Gerundo, dove la perfida maga Lifrocca lo vuole imprigionare.
“Nel 1977 la commedia di mio padre Bruno Pezzini, ‘Fanfulla da Lodi’, inaugurava la prima edizione di Lodi al Sole nella piazza del Mercato. La Cattedrale che faceva da fondale rendeva l’allestimento particolarmente suggestivo e lo spettacolo fu un grande successo, replicato decine di volte per le scuole del Lodigiano. Così, poiché mi occupo con tanta passione di Teatro di Figura, ispirandomi alla commedia scritta da mio padre, tra invenzione e storia, è nato lo spettacolo per burattini ‘Il piccolo Fanfulla e l’incubo del drago’”.
Tina Pezzini